La mia socia ha già citato la resistenza di questa piantina in esterno nei nostri freddi giardini, difatti riesce a crescere sino alla fascia sub-alpina.
Il nome scientifico è Adiantum Capillus-venere ed è una delle piante dedicate alla dea Venere.
Viene chiamata così perchè i suoi piccioli (cioè i collegamenti delle foglie al ramo) sono leggeri e sottilissimi come i capelli. Adiantum deriva dal greco adiantos che significa " non si bagna ", infatti le foglie non si bagnano anche se le si immergono in acqua e la pioggia scivola su di esse senza impregnarle. Nel vocabolario sentimentale del 1800 era utilizzato come simbolo della modestia e della discrezione oltre che del segreto.
Nel XVII secolo lo sciroppo di capelvenere, mescolato con il tè e con il latte caldo era una bevanda molto apprezzata chiamata " bavarese " e consumata nel famoso Café Procope.
Ha numerose proprietà medicinali: espettoranti, emollienti e decongestionanti; viene utilizzato per combattere i sintomi influenzali e per sgrassare i capelli, prevenire la forfora ed ostacolarne la caduta. Pare che una sua tisana all'1% serva a diminuire l'assuefamento all'alcool ed al fumo e che sia di sapore gradevole e ben accetto anche dai palati più esigenti!
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